Nei paesi sviluppati si acquistano più alimenti confezionati che prodotti freschi. Questo è quanto emerge dall’ultimo rapporto di Euromonitor sulla vendita di cibo in 54 paesi. Sicuramente, i cibi pronti possono vantare alcuni aspetti positivi. Il processo industriale, infatti, permette un controllo della conservazione e, in generale, verifica le condizioni di trattamento del prodotto che le pratiche artigianali non possono assicurare. Di contro, però, c’è il fatto che gli alimenti confezionati sono frequentemente addizionati di zuccheri, sale e acidi grassi trans che ne modificano il profilo compositivo, riducendone conseguentemente la qualità nutrizionale.
Continua a leggere su ilfattoalimentare.it